AEGEE-Brescia è una delle 200 sedi locali del network AEGEE-Europa, è composta ad oggi da circa 70 soci, ragazzi e ragazze iscritti all'università e non. AEGEE-Brescia è stata fondata nel 1997 e da allora organizza eventi sia a livello locale che a livello Europeo, convolgendo nell'organizzazione i ragazzi/e bresciani e, come partecipanti, moltissimi studenti proveniente da tutta Europa.
Ogni anno decine di soci di AEGEE Brescia partecipano ai vari eventi organizzati da AEGEE in giro per l'Europa, con la possibilità di viaggiare a prezzi irrisori, nonchè di conoscere nuove persone e fare dell'Europa la propria casa.
Ogni anno AEGEE Brescia organizza a sua volta eventi che portano a Brescia ragazzi/e da tutta Europa; l'evento di punta è la Summer University che porta a Brescia ogni anno circa 25 persone che hanno l'opportunità di scoprire Brescia e il nostro territorio.
AEGEE è fatta di studenti come te, che hanno scelto di unirsi al progetto AEGEE e di arricchire la loro formazione con esperienze molto internazionali.
Se il nostro progetto ti piace, o se vuoi qualche informazione in più su cosa facciamo, contattaci pure o passa a trovarci al meeting settimanale (Lunedì sera in aula associazioni); ti aspettiamo !!!
Iscriversi ad AEGEE Brescia è molto semplice e comporta il pagamento di un tesseramento annuale di 15 euro e un iscrizione online.
Se sei interessato a tesserarti contattaci senza nessuna remora per ulteriori informazioni e inizia pure a venire ai nostri meeting settimanali per conoscerci meglio (ogni lunedì sera in aula associazioni) e per vedere se ti piace quello che facciamo.
Principalmente conosciuta per essere un grande centro industriale e spesso sottovalutata e sconosciuta ai più, Brescia è indubbiamente una delle più sottovalutate città Italiane dal punto di vista turistico. Dalle sue verdi valli nel nord, ai suoi campi coltivati nel sud; dai vigneti ad ovest agli oliveti ad est; Brescia e la sua provincia nascondono meravigliose gemme storiche e naturali. La seguente lista è da intendersi come uno spunto alle 10 cose da fare e/o visitare in città.
Dopo anni ed anni di pressioni del mio amico e collega Universitario Michele Minuti (una persona che se voi siete passati da AEGEE Brescia sicuramente conoscerete), sull’unirmi ad AEGEE e su AEGEE in generale, mi sono unito a quest’organizzazione, dopo un progetto in comune sempre su AEGEE (l’Academy).
In primo luogo, duole ammetterlo, ma il mio obiettivo era l’Ucraina, con la sua vastità, le sue numerose città coinvolte nell’evento. Poi, da febbraio 2014, causa gli eventi che poi portarono a cancellare l’evento stesso, le idee cambiarono.
Optai per tornare sull’amato Mar Baltico, in Lettonia, una nazione che avevo sfiorato anni prima d’inverno durante l’ERASMUS che feci in Polonia.
Mai scelta fu più azzeccata.
Arrivai il primo giorno, prima dell’inizio dell’evento stesso e la gente che già incontrai all’aeroporto di Bergamo era carica al punto giusto, contenta e pronta per un’esperienza che poteva definire momenti importanti e lasciarci tanti ricordi.
Da lì in poi l’arrivo in Lettonia, il giro nella città di Riga, le esperienze, le camminate, le follie commesse, il divertimento, il perdersi nei meandri di questa città dal magnifico centro storico causa eccesso di birra, il gruppo fantastico di organizzatori e di amici trovati…beh l’han fatta da padrone.
Note memorabili: la Lettonia è un paese incredibilmente sottovalutato nella sua interezza, ha delle bellezze naturali sensazionali e ti permette cose (tipo il campeggiare in spiaggia, fare bagni di notte e diverse follie ben più complesse) che non avrei pensato di fare o rivivere in certi ambiti.
Io consiglio caldamente, se vi è l’opportunità, di scoprire la Lettonia attraverso AEGEE: non ve ne pentirete. E’ qualcosa di magnifico.
Oops…we Lviv it Again! O i miei pazzi giorni ucraini.
Ciao gente! Sono Giampaolo, membro AEGEE da due annetti oramai, aspirante ingegnere, sedicente sportivo e provetto sollevatore di calici! Scrivo(eggià, so anche scrivere…) per raccontarvi una storia sorprendente ed emozionante vissuta attraverso uno dei paesi in cui, sopratutto in questi tempi un po’ agitati, pochi penserebbero di andare a farsi un giretto, l’ Ucraina.
Non molto tempo fa infatti ho tirato insieme i miei quattro stracci, compresso il tutto nel mio fido zaino da viaggio per soddisfare gli spietati canoni dimensionali dei bagagli a mano Ryanair, e son decollato… destinazione Lviv, un nome che non dirà forse niente alla maggioranza di voi, un nome che però non dimenticherò finchè campo.
Arrivato a destinazione mi son ritrovato in un affiatato gruppo di circa 25 persone più una buona decina di organizzatori della città.
Gente venuta da Spagna, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Paesi Bassi, Germania, Turchia, Russia ( Sì, anche russi. Guerra e violenza possono esplodere tra paesi, ma non tra i ragazzi di AEGEE) si ritrovava così nella città considerata non a torto la perla dell’Ucraina occidentale.
Non ho intenzione di descrivere l’intero programma di questo piccolo e breve, ma emozionante e intenso evento a cui ho preso parte. Dovrei buttar giù almeno cento pagine e francamente non ne ho proprio voglia! Dirò solo che è stato un tre giorni e tre notti di party e feste senza fine, workshops (cioè attività varie che vanno dalla cucina di piatti tipici ad un corso accelerato di lingua locale), visite e divertimento!
Quel che farò è giusto elencare un po’ di cose strane e perchè no, un po’ goliardiche che ho imparato A Lviv.
- Come brindare in Ucraino, Russo, Ungherese (è la prima parola che un Ungherese ti insegnerà), Spagnolo(formula breve), Spagnolo(formula lunga), Tedesco e Olandese.
- Alcuni superalcolici ungheresi dovrebbero essere banditi dalla faccia della terra per il bene dell’umantà … se avete mai assaggiato la palinka (è la seconda parola che un Ungherese ti insegnerà) sapete di cosa parlo, altrimenti quando qualcuno ve la offrirà capirete buhaha!
- … L’alcool costa un’inezia a Lviv, il cibo pure.
- Le ragazze sono belle, i ragazzi… non ci ho fatto caso, guardavo altro.
- Le spose durante il loro matrimonio gettano caramelle e cioccolatini a parenti e amici appena uscite dalla chiesa…altro che riso e buquet!
- … E il Sabato ci sono matrimoni in ogni chiesa a Lviv!
- La città è famosa per i suoi locali e pubs, a volte molto strambi!
- Se si entra in un certo pub è possibile ottenere una birra gratis massaggiando nel giusto modo il seno di un busto di bronzo.
- La macchina volante di Harry Potter esiste veramente, ed è parcheggiata sul tetto di un pub a Lviv.
- Se non ti piace la superficie c’è un pub sotterraneo in stile miniera… con special drinks a tema!
- Lviv significa città di Leo (Leopoli in Italiano), è possibile trovare più di 2.000 leoni nel centro della città, sulle fontane, panchine, porte, cestini … ovunque!
- Lviv è una città incantevole, sotto la prima neve dell’anno è semplicemente unica.
- La vecchia città potrebbe apparire familiare … molti edifici sono stati progettati da architetti italiani alcuni secoli fa mescolando stile classico e locale in un’atmosfera unica e affascinante.
- I tram sono così vecchi e scassat…cioè VINTAGE! Stile anni ’70!
- Se il problema è il freddo, ballare e far festa è sempre la soluzione migliore!
- … La soluzione alternativa dei partecipanti di Aachen contro il freddo era indossare un costume da orso polare dal mattino fino a notte fonda durante i party nei locali… e non sto scherzando!
- Partire soli non è mai un problema, ad un evento Aegee troverai solo persone che son lì per fare conoscenza, stringere amicizia e divertirsi!
Se volete toccare con pelle questo e molto altro ( o anche solo verificare di persona che non conto balle..) non vi resta che prendere un bel respiro e buttarvi a capofitto!
Become the Lord of the Stroopwafels dicevano, sarà divertente, dicevano……. e non avevano torto! Ciao, sono Diego, aspirtante medico, si fa per dire, con la passione per i viaggi, l’architettura, l’arte, le lingue (maliziosi!), e sto scrivendo per raccontarvi la fantastica esperienza che ho vissuto in Olanda quest’estate, partecipando all’iniziativa Summer University dell’AEGEE, e devo dire che non mi aspettavo proprio di stare così bene. A Dicembre 2014 sono entrato nell’aula associazioni dell’ISU tanto per vedere cos’era sta AEGEE, e ho solo notato gente normale, come me! Tanti sogni, tante aspettative, dialogo, confronto, aiuto. Abbiamo lavorato come un team per organizzaro lo scambio studentesco chiamato Summer University di Brescia, un evento fantastico a cui purtroppo non ho potuto partecipare, ma questa è un’altra storia. Sono qui per raccontarvi la mia storia come partecipante, non come organizzatore, della SU che si è tenuta questo Luglio in Olanda. Zaino in spalla, trolley alla mano (sì, porto sempre un sacco di cose) sono partito fiducioso per Amsterdam per vivere due delle settimane più belle della mia vita. Arrivato ad Amsterdam ho preso il treno per Leiden, una cittadina piccolina, mai sentita, treno in orario e col wifi, veloce, preciso. Da lì mi hanno accolto alla stazione e portato alla location dove dormire, e da lì è partita l’avventura. Ero in un gruppo di 30 ragazzi Spagnoli, Italiani, Greci, Olandesi, Turchi, Azerbaijani, Francesi, Polacchi e Russi: solo, abbandonato al mio destino, ho pensato “mettiamoci in gioco”. Molti pensano che l’inglese sia difficile, che sia impossibile parlarlo, ma parlandolo con ragazzi al di poco sopra o sotto di te a livello linguistico impari moltissimo, la barriera linguistica secondo me non si è sentita, ed ha aiutato, anzi, a formare un gruppo omogeneo e compatto sin da subito. Siamo andati a visitare il centro storico di Leiden, Rotterdam, Utrecht, Amsterdam e Nijmegen, ho vissuto come un vero olandese farebbe, e ho davvero vissuto una realtà diversa per due settimane; e con gente che conoscevo da due giorni che si è trasformata presto in amici di cui fidarsi. Abbiamo discusso tutti assieme o in piccoli gruppi sulla crisi in Grecia, l’euroscetticismo e tante altre tematiche etiche e politiche interessanti che mi hanno fatto capire ancora di più che fuori dal Bel Paese ce ne sono tanti altri che aspettano solo di essere scoperti e vissuti, sta a noi cogliere l’occasione. Riassumendo in poco il programma (dato che sono state due settimane lunghissime e vi sto già tediando troppo) abbiamo visitato le varie città, svolto attività e quiz per conoscere meglio la loro storia, viaggiato PER TUTTA L’OLANDA IN BICI (e non scherzo, abbiamo fatto in tutto si e no 150 km), fatto tante feste, tutto rigorosamente in pieno stile AEGEE. La bellezza di AEGEE è proprio questo, ovunque si vada si è a casa! Non mi sono mai sentito di troppo, abbiamo vissuto momenti memorabili assieme che non dimenticheremo. Cosa aspetti, iscriviti anche tu se vuoi vivere esperienze così incredibili!
Sempre Luca ci scrive: Anno nuovo, vita nuova. Non mi sarei mai aspettato di “valicare la barricata” che mi separava dall’esser un normale studente in cerca di divertimento low cost ad esser un “Delegate” per rappresentare l’associazione in uno degli Statutory Events che definiscono la nostra associazione a livello europeo. Che dire. Giornate fantastiche, ore piccole e media oraria di ore dormite circa 4 (di cui probabili 2 nelle assemblee/Prytanie varie, 2 nella palestra che aveva un tocco di kitsch clamoroso), amici rivisti dopo lungo tempo nella capitale, città che francamente ho adorato e di cui sono però ancora evidenti i contrasti che non mi portarono, tra le altre cose, nel 2014 a veder la città. Inoltre la possibilità di aver potuto conoscere le dinamiche di AEGEE Europe, di essermi informato e di voler dare il mio contributo in quest’associazione anche oltre al livello locale, è tutto merito della gente straordinaria incontrata a Kiev, che mette a frutto il loro tempo e la loro passione per tutti noi. Questo non pensavo potesse accadere nelle modalità in cui ho visto. E lo trovo semplicemente fantastico. (Se volete sapere di più sulla rocambolesca vita notturna in Ucraina di Luca potete vedere questo video) Tutto questo mi ha comportato inoltre un viaggio a Chernobyl, un posto di cui fantasticavo un viaggio da anni e mi ha comportato una gita post Agora con amici nelle lande dell’Ucraina occidentale. Un viaggio divertente con gente che adoro, il tutto super economico ed all’insegna del divertimento. Cosa chiedere di più?
EXITing Adventure! Ma si puo sapere cosa ci vai a fare in Serbia? In bici poi! Per rispondere alla domanda del titolo: voi ci siete mai stati ad un festival musicale? Probabilmente si… Ma voi ci siete mai stati ad un grande festival musicale in una fortezza sulle rive del Danubio insieme ad una ventina di persone provenienti da tutta Europa, ballando dal tramonto fino all’alba ed esplorando la città e i dintorni durante il giorno? (chissà che sonno, povero) Ecco, io sì, ed è per questo che nelle calde giornate della prima metà di luglio mi trovavo a Novi Sad, nel nord della Serbia. Non è stato un evento normale in un posto normale, per niente, ah, sono Giampaolo comunque…sì quello che è andato in Ucraina, sì. Tanto per iniziare il viaggio stesso è stato alquanto inusuale e avventuroso. Avendo sviluppato un improvvisa allergia alle cose facili (dovuta probabilmente all’incompatibilità assoluta tra le parole “Estate” ed “Esami”decido di affrontare il tragitto metà in bici e metà in treno, portandomi dietro tutto il necessario (compresa una bottiglia di vino).
Che dire, a Kiev ho già avuto modo di dire di aver potuto partecipare ad un evento fantastico e di aver conosciuto gente ancor più fantastica. Tra questi ho avuto modo di conoscere i ragazzi di AEGEE-Istanbul, città in cui al tempo (e fino a gennaio 2016) sarò per il progetto ERASMUS+. Purtroppo non ho avuto la possibilità di unirmi a pieno per la totalità dell’evento ma ho potuto godere solo di 3 giorni (su 5 complessivi – gli esami chiamavano, ahimè) incredibili, con gente proveniente da tutta Europa (alcuni dei quali già conoscevo, altri meno) e con cui ho vissuto momenti di incredibile bellezza e divertimento. Scoprire con loro parti della città che non avevo (sinora) potuto godere al massimo e novità come il ponte sul Bosforo sono momenti memorabili che non scorderò facilmente e per il quale sarò sempre eternamente grato.
E' passato più di un anno ormai dalla mia Summer University in Bulgaria ma, come sapete, il passato non ci lascia mai…e questo diventa particolarmente vero se avete preso parte a una Summer University! Mi chiamo Giulia e nell’agosto 2014 ho partecipato alla SU organizzata da AEGEE-Sofia dal titolo “7 Secret Ways to Become Balkans”. Dato il tema, il programma è stato ricco di workshop su argomenti che potessero farci entrare nello spirito di quei luoghi, dall’alfabeto cirillico alla storia, ma anche cibo, vino, balli e tradizioni. Non dimenticherò mai i bellissimi posti visitati: la vivacità di Sofia, la semplicità del monastero di Rila nascosto tra le montagne, il caldo avvolgente di Plovdiv con le sue strade antiche, i negozietti e i ristorantini a Nessebar, le lunghe spiagge di Burgas e l’impetuoso Mar Nero. Cosi’ come non dimenticherò mai le giornate e le serate trascorse in qualche parco o sulla spiaggia semplicemente giocando o chiacchierando; gli avvincenti drinking games e gli imbarazzanti energizer; cantare a squarciagola fino all’alba in qualche bar; vestirsi in modi assurdi per le feste a tema; l’euforia della European Night: i miei compagni di avventura. Durante questa stuzzicante SU non solo abbiamo scoperto come diventare dei veri uomini e donne dei Balcani ma abbiamo anche condiviso un pezzo di noi, delle nostre nazioni e delle nostre vite. Ciò che rende magica la Summer University in generale è la possibilità di sentirsi realmente parte di un gruppo formato da persone che non hai mai visto prima ma che ti sembra di conoscere da anni. Tutto unisce: le tante esperienze passate insieme, le grasse risate, gli amori passeggeri (e non) e a volte anche qualche difficoltà. Sì, aspettatevi anche delle difficoltà, non lo nascondo. A volte sarete in disaccordo con gli organizzatori, a volte mangerete cose che proprio non vi vanno giù, altre dovrete partecipare ad attività che non avreste mai scelto, spesso sarete stanchi e non potrete dormire… o dovrete farlo in posti in cui non avreste mai immaginato di poter dormire! Ma, hey, Summer University significa anche questo! Soprattutto, tutto questo è indispensabile per il proprio viaggio. Una volta qualcuno ha detto: “Coming out of your comfort zone is tough in the beginning, chaotic in the middle, and awesome in the end…because in the end, it shows you a whole new world!” (Manoj Arora)